Dal 2008, più della metà della popolazione mondiale vive nelle aree urbane e da stime elaborate dall’ONU (World Population Prospects: The 2012 Revision) si prevede il superamento dei 9 miliardi di individui, di cui più del 70% concentrati nelle città, entro il 2050. Con questi numeri, la produzione alimentare dovrebbe quindi aumentare proporzionalmente per andare incontro a tutte le esigenze, cercando di diversificare ed ottimizzare le rese per ettaro. In questo quadro la superficie coltivata potenziale totale di 41,4 milioni di chilometri quadrati (fonte FAO) non potrà aumentare a causa di fattori antropici e climatici avversi (desertificazione, deforestazione, irrigazione, terrazzamenti, discariche, espansione urbana). Diventa perciò imperativo il principio di produrre di più con un uso più attento delle risorse: per nutrire in maniera sostenibile il pianeta sarà necessario orientare la produzione agricola anche all’interno di aree urbane e periurbane.
L’agricoltura del futuro si baserà non solamente su tecnologie innovative, ma anche sull’utilizzo di spazi nuovi e diversi. Volete saperne di più? Per approfondire il tema, potete leggere l’interessante articolo di Luca Nardi, Eugenio Benvenuto e Massimo Iannetta (ENEA) dal titolo “Smart Agriculture nelle aree urbane del futuro“.