Il Barilla Center ha pubblicato una bella analisi sulle abitudini alimentari ai tempi della pandemia covid. Come e cosa abbiamo mangiato durante il lockdown? abbiamo aumentato o diminuito gli sprechi?
Come suggerito da Barilla:
“la pandemia in alcuni casi ha modificato in meglio le abitudini dei consumatori, portando anche a una riduzione degli sprechi alimentari in Paesi che non appartengono all’area occidentale. Da un articolo recentemente pubblicato su Environment, Development and Sustainability, sembra per esempio che in Tunisia il lockdown legato alla pandemia abbia migliorato i comportamenti dei consumatori nei confronti dello spreco di cibo, tanto che l’85% dei partecipanti allo studio ha dichiarato di non buttare nulla di quanto acquistato e che la maggior parte degli intervistati ha messo in atto strategie per risparmiare, conservare e consumare gli avanzi. Questo diverso atteggiamento nei confronti dello spreco di cibo sembra più legato al contesto socio-economico creato da COVID-19 che ad un atteggiamento pro-ambiente” dichiarano con onestà gli autori della ricerca. Resta il fatto che la riscoperta di alcuni cibi nuovi e fatti in casa e una maggiore attenzione alla programmazione dei pasti, resa necessaria dalle chiusure di bar e ristoranti e dalle limitate possibilità di movimento, potrebbe rimanere anche dopo la pandemia, aiutando a ridurre lo spreco domestico”.
E voi? che variazioni avete introdotto? Io ho potuto mantenere invariate le mie abitudini alimentari grazie al magnifico lavoro non solo del Mercato Albinelli di Modena (in cui abitualmente vado a fare la spesa), ma anche dei tanti che hanno lavorato nelle filiere agroalimentari e che hanno permesso a me e a tanti altri di continuare a godere di ottimi sapori e profumi anche nel pieno del lockdown.