Oltre 17 miliardi di euro di investimenti nel 2020, più 5.300 startup attive nel settore e 4.500 investitori e un tasso di crescita annuo del 42%: questa è la fotografia del Foodtech descritta nell’edizione 2020 di “The State of Global Foodtech Report”, il rapporto internazionale realizzato da Talent Garden, la più grande piattaforma per la formazione digitale e l’innovazione nata in Italia nel 2011, e Forward Fooding, la prima piattaforma collaborativa al mondo dedicata all’industria agroalimentare nata per favorire in particolare l’innovazione nel settore del foodtech, in partnership con Accenture, Unilever e Var Group.
“Il 2020 è stato un anno che ha spinto in avanti sia l’innovazione che la creatività in questo segmento ed è sicuro che la domanda di prodotti più sostenibili, alimenti affidabili e trasparenti continuerà a crescere. Noi di Talent Garden crediamo che questa crescita sia una grande opportunità per l’Europa in generale e per l’Italia nello specifico, per continuare e spingere in avanti le risorse naturali di questi ecosistemi dell’innovazione e creare i prossimi leader di mercato globale nel mondo della produzione alimentare e dell’Agricoltura in grado di generare un sistema alimentare sano e sostenibile. Questi progressi richiedono la collaborazione e la piena partnership di tutti i vari attori dell’innovazione; decision maker, stakeholder, aziende e startup, che svolgono un ruolo cruciale nel progresso di questo settore in continua evoluzione”.
(Noa Segre, Corporate Transformation Senior Strategist & Envisioner in Talent Garden).
Come riportato sul Sole 24 Ore da Flavia Landolfi, il settore con i tassi più elevati di innovazione è quello dell’agricoltura, in cui vi sono stati enormi investimenti (14 miliardi su scala globale) in startup e in nuove tecnologie, che stanno ridisegnando il modo di fare agricoltura, in particolar modo per aumentare l’efficienza e la sostenibilità dell’agricoltura e dell’allevamento.
Se invece guardiamo ai soli investimenti, a farla da padrone è sicuramente il food delivery che vede attive poco meno di 900 aziende con investimenti che hanno superato i 31 miliardi di euro (il 48% dell’intero settore foodtech).
In rapida crescita il settore Next-gen food and drinks (ne abbiamo parlato qui), che mira a produrre alimenti dati da carne artificiale/vegetale, insetti, prodotti a base di funghi e bevande sostitutive dei pasti. Oltre 1200 imprese stanno scommettendo sui Next-gen food and drinks con oltre 6 miliardi di investimenti negli ultimi 10 anni, di cui oltre 2 nel solo 2020.
Stati Uniti e Canada stanno svolgendo un ruolo da protagonisti in questa fase di innovazione, tanto che in queste due sole nazioni sono stati investiti oltre 34 miliardi di dollari negli ultimi dieci anni, pari a più della metà degli sforzi economici mondiali. Segue l’Europa con 14,3 miliardi e l’Asia con più di 13. In Italia invece si osserva una forte asimmetria con il mercato sbilanciato sul food piuttosto che sul tech.

Un aspetto interessante che emerge dal rapporto 2020 è che, nonostante la pandemia abbia messo in ginocchio il settore della ristorazione e le relative filiere, il mondo della tecnologia applicata al cibo ha continuato la propria avanzata. Si notano però alcuni ambiti in cui la pandemia covid ha spinto con particolare forza il cambiamento. Ecco i quattro principali ambiti in cui si sono registrati cambiamenti:
